Incontro dibattito a Scordia sulla crisi idrica per la campagna irrigua
0Saranno poche (e insufficienti) le risposte alla “sete” delle campagne nei prossimi mesi, ma non sono “a secco” tutti gli invasi artificiali della Sicilia orientale. Le risorse idriche non offrono, talvolta, possibilità di sollevamento e distribuzione per finalità irrigue.
Il caso più eclatante arriva dal lago di Lentini, il cui perimetro (di circa 20 km) racchiude almeno 100 milioni di mc di acqua, presentando il massimo regime di disponibilità. Durante l’imminente stagione estiva, tuttavia, soltanto una frazione minima di liquido finirà nelle contrade rurali dell’area siracusana, della Piana di Catania e del Sud Simeto.
Stati di emergenza del settore agricolo e prospettive per il medio periodo, ieri sera, a Scordia, sono stati esaminati dal coordinamento istituzionale dei centri del Calatino, che ha avanzato, con l’adesione di amministratori pubblici e sindacati, un protocollo-appello al governo regionale. Rischiano di finire sulla “graticola” soprattutto le aziende agricole di Militello Val Catania, Palagonia e Scordia, che si collocano in una zona di “cerniera” tra due sistemi idrografici: il Salso / Simeto e il Biviere.
Per l’ing. Mario Gaetano Cancaro, dirigente del servizio interconsortile per le manutenzioni, “l’invaso lentinese potrebbe coprire per almeno cinque anni – ha detto – il fabbisogno irriguo di una vasta superficie agricola, che accusa la gravissima penuria di acque per le note carenze di risorse della diga Ogliastro. L’unica soluzione è rappresentata dall’utilizzo di quattro pompe elettromeccaniche e da un capillare by-pass di condotte, che causano un aumento esponenziale dei costi di energia”.
Il surplus di spese mensili sarebbe pari a circa 60mila euro, che i produttori agricoli, però, non intendono aggiungere ai ruoli tributari: “Occorre – ha ammesso Giosuè Catania, coordinatore regionale della Cia regionale, con delega ai consorzi – una cabina di regìa per il bacino idrografico della Sicilia orientale. Serve un piano di interventi nel breve periodo, verificando l’attuale stato di connessione tra le reti consortili dei laghi ed eseguendo lavori straordinari di ripristino”.
Anche le acque dell’invaso Nicoletti, in provincia di Enna, potrebbero essere convogliate nel sistema Ogliastro / Pozzillo. Altre ipotesi di progetti e idee sono state avanzate dai sindaci Franco Barchitta (Scordia), Giovanni Burtone (Militello) e Salvo Astuti (Palagonia), durante l’incontro che ha pure visto la partecipazione dell’ing. Fabio Bizzini, direttore generale dei consorzi della Sicilia orientale.
LUCIO GAMBERA