Intervista a Valentina Semola, catechista della chiesa di San Domenico Savio
0Catechismo sospeso, intervista a una catechista
Scoppia la pandemia e, come tutti i luoghi in cui è prevedibile un assembramento di persone, anche le chiese vengono chiuse, sospese le messe e il catechismo esattamente come le attività didattiche.
Oggi abbiamo intervistato Valentina Semola, catechista presso la chiesa San Domenico Savio di Scordia.
Valentina da quanto tempo ti occupi di catechismo?
Sono catechista da ben 20 anni e in tutti questi anni non mi era mai capitato di dovermi fermare nel fare gli incontri con i bambini e di non poter andare a messa nell’anno catechistico, che nei grossi modi coincide con l’anno scolastico.
Questo è un momento importante per i fedeli che non ti è possibile condividere con i bambini
E bene sì, neanche il tempo di iniziare il tempo di quaresima (avevo preparato dei momenti di preghiera da fare e dei gesti/simboli da fare ogni sabato con i bambini) che subito arriva il decreto che ci impedisce di incontrare i ragazzi nell’ora di catechismo ma che si può continuare ad andare a messa prendendo le giuste precauzioni, qualche giorno dopo ci viene comunicato che non possiamo andare nemmeno a messa, che se vogliamo possiamo seguire le sante messe adorazioni e via crucis in streaming. Personalmente tutto ciò mi sta rendendo triste.
Cosa significa fare la catechista per te?
Fare la catechista è un dono per me. Ho un gruppo di prima comunione. Ci stavamo preparando, sabato dopo sabato, a far sì che i piccoli fossero pronti a ricevere questo grande dono. Purtroppo non sarà così. Abbiamo dovuto rimandare tutto.
Siete in contatto con i ragazzi?
Siamo in contatto con i bambini e genitori. Comunichiamo tramite i social e cerchiamo di renderli partecipi a seguire le sante messe in streaming, in particolar modo la via Crucis del venerdì pomeriggio e la santa messa della domenica mattina “Giorno del Signore”.
Avete proposto delle attività ai vostri ragazzi?
Oggi, visto che domenica sarà la Domenica delle Palme, ho proposto ai miei ragazzi (che successivamente ho pensato di condividere sui social) di realizzare su un lenzuolo o foglio un ramo di Palma o ulivo con la scritta Osanna e da appendere nei balconi o nelle finestre per tutta la giornata di domenica.
Questa proposta è scaturita dalla nostalgia che ho avuto stamani di non poter preparare sabato (vigilia delle palme ) i ramoscelli di ulivo, veri e propri, da donare la domenica a tutta la comunità. Sarebbe stata per me una settimana intensa, avrei tralasciato tutto per dedicarmi con anima e cuore a preparare ramoscelli, preghiere adorazione e molto altro, ma lo avrei fatto come sempre con tanto amore.
Abituata a tutto questo, come vivrai la Pasqua quest’anno?
Quest’anno mi mancherà tutto ciò che organizzo con e per i miei ragazzi, non so cosa darei per poterlo fare. Spero e prego che tutto ciò finisca presto e che si possa ritornare a vivere questi momenti intensi. Sarà una settimana santa diversa ed anche triste ma la fede non mi abbandona e affido tutti nelle mie preghiere.
TANIA CATALANO