La notte del 18 ottobre 2018 ricordata nell’aula consiliare
0Strade trasformate in fiumi, strade invase da fango e detriti, scantinati allagati, compresi quelli della scuola di via Bachelet. Fu un brutto risveglio per gli scordiensi quella mattina del 19 ottobre dello scorso anno. Ad essere maggiormente colpiti furono contrada Archi, invasa dal torrente omonimo che portò acqua e fango all’interno delle abitazioni. La stessa furia dell’acqua giunse sino a via Aldo Moro e Principessa di Piemonte trasformando le due principali arterie in fiumi. Danni anche alle contrade Salto di Primavera, Mindonna e Calvario Vecchio. A distanza di un anno, grazie ai progetti predisposti in tempo record dai tecnici del Genio civile provinciale, finanziati con i fondi della Protezione Civile Regionale, si è potuto mettere in sicurezza gli argini dei torrenti, al momento asciutti ma che quella notte, a causa della pioggia torrenziale, causarono danni ingenti. L’evento avverso causò anche una vittima, Maria Scammacca che proprio quel giorno compiva 58 anni e che morì qualche giorno dopo a causa di una emorragia cerebrale dopo che aveva trascorso tutta la notte a spalare fango nell’abitazione della figlia. Su iniziativa dell’amministrazione comunale, una cerimonia di commemorazione di quel tragico evento si è svolta nell’aula consiliare alla presenza dei carabinieri, polizia municipale, alcuni studenti in rappresentanza delle scuole e le numerose associazioni di volontari che insieme all’Esercito che si prodigarono per la città. Il sindaco, Franco Barchitta, ha ricordato i momenti difficili di quella notte con quel senso di vuoto e paura che si leggeva nel volto dei suoi concittadini: “Tornare alla normalità non è stato semplice ma con l’aiuto di tutti – ha detto – siamo riusciti a riaprire le scuole in tempo record”. Numerose le testimonianze che sono risuonate come macigni nell’aula consiliare insieme alle immagini di quelle ore proiettate in sala. A distanza di un anno, grazie allo stanziamento di 760 mila euro saranno presto sistemate strade e marciapiedi che portano ancora i segni di quella alluvione mentre rimane ancora da mettere completamente in sicurezza le contrade Archi e Salto di Primavera dove sono stati realizzati i lavori che non hanno del tutto risolto i problemi di sicurezza.