La Valle del fiume Loddiero, un prezioso laboratorio a cielo aperto
0Ci siamo già altre volte soffermati sulle peculiarità geologiche e naturalistiche del nostro territorio, ed in particolare sulla Valle del fiume Loddiero, un vero e proprio laboratorio geologico a cielo aperto, conosciuto in ambito internazionale in virtù delle sue interessantissime e preziose emergenze.
Una spettacolare successione geologica (stratigrafica) mostra una prepotente ed entusiasmante alternanza di rocce vulcaniche e sedimentarie, riferibile ad un arco temporale di alcuni milioni di anni, e restituisce lo spaccato di un’area ricoperta da uno splendido mare, spesso sconvolta da potenti eruzioni vulcaniche sub-marine. Con lo svolgersi dei millenni questo fondale marino, inciso da numerose fessurazioni vulcaniche, viene gradualmente sollevato, sino ad emergere in aria aperta acquistando l’aspetto (sempre mutevole, ricordiamocelo) che possiamo ammirare a tutt’oggi.
Durante la fasi di quiete vulcanica, che potevano durare anche millenni, si formavano degli imponenti tavolati di roccia sedimentaria (il chiaro calcare) sui quali era frequente il depositarsi di animali marini in fin di vita. Questi lasciavano poi su quella nuova roccia la loro impronta mortale e indelebile per parecchi secoli.
E’ questo il caso di una estesa e meravigliosa colonia di coralli fossili che possiamo ammirare su una delle pareti che costeggiano il Loddiero, testimone di un glorioso e remotissimo passato in cui la nostra zona poteva esser benissimo considerata come parente dell’attuale Polinesia dell’Oceano Pacifico.
GINO CALLERI