Le palme torneranno presto in piazza Umberto
0Piazza Umberto I riavrà presto le sue palme distrutte dal coleottero importato dall’oriente, il famigerato Punteruolo Rosso, che fece la sua prima apparizione nel salotto della città nel luglio 2010, infestando lentamente ma senza escluderne alcuna, tutte le nove splendide palme Canariensis, arredo urbano naturale sin dai primi anni del ‘900 quando furono poste a dimora e cresciute insieme a generazioni di scordiensi raggiungendo l’altezza di circa 10 metri. Palme che per ragioni di sicurezza furono quasi completamente rase al suolo negli anni scorsi, dopo inutili tentativi di “salvataggio”.
Grazie alla sinergia tra l’assessore, Aurelio Corbino e l’associazione culturale Argonauti, si è riusciti a scongiurare lo spauracchio del dissesto che di fatto ha azzerato ogni sorta di iniziativa pubblica. L’associazione presieduta dalla giovanissima Elisa Valenti ha avanzato all’amministrazione la richiesta di eradicare a proprie spese le palme per piantarne altre. Così ieri in poche ore, i mezzi meccanici di una ditta privata, non hanno dovuto faticare più di tanto per rimuovere quel poco ormai rimasto. Nelle aiuole lasciate vuote saranno presto messe a dimora nove palme Cocus Nucifera dell’altezza di circa sei metri, grazie all’intraprendenza dell’assessore Aurelio Corbino che è riuscito a trovare un finanziamento di circa 3 mila euro che serviranno ad acquistare le piante a prezzo molto conveniente. Nel finanziamento sono comprese anche due biciclette a pedalata assistita che serviranno per la mobilità urbana dei vigili. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Corbino che ha ringraziato la ditta che ha eseguito i lavori senza provocare danni collaterali alla pavimentazione della piazza. Spero entro il 16 agosto, festa del nostro santo Patrono, di potere completare il lavoro, ha affermato. Intanto sulla scelta della specie floristica da mettere a dimora è intervenuto con una nota il consigliere comunale di Rifare Scordia, Nicolò Ferro: “Perché non mettere a dimora delle piante di Arancia amara? Arrivano a raggiungere un’altezza di circa 4 metri e mezzo, hanno una bellissima chioma che andrebbe a fare sicuramente molta più ombra di quanta ne possa fare una palma, sono il simbolo della sicilianità in generale e di Scordia in particolare, e poi che dire del profumo di zagara che si avrebbe nei periodi di fioritura”.