Furti d’acqua. Quattro gli allacci abusivi scoperti in pochi giorni di controlli.
0Non sono bastate le 40 denunce, degli ultimi due anni, a scoraggiare gli allacci abusivi di acqua. Contestualmente ai disagi estivi dovuti all’aumento del consumo, sono proseguiti i controlli che l’amministrazione ha avviato da alcuni giorni in Contrada Montagna, una delle zone più popolose della città.
Il nucleo permanente per i controlli alla rete idrica e lotta agli allacci abusivi, coordinato dal comando di polizia municipale, in pochi giorni di controllo ha già individuato 4 allacci abusivi e trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica per l’avvio del procedimento penale. L’attività di controllo ha fatto emergere un quadro di allacci abusivi più sofisticati e per questo più difficile da individuare. Allacci abusivi nascosti e perfettamente integrati alla rete idrica comunale, per cui non sono state sufficienti delle ispezioni superficiali dei contatori e si è dovuto procedere ad esplorare le tubature interrate nel sottosuolo. Spesso si è riscontrato che l’allaccio abusivo non è stato realizzato nelle prossimità del contatore ma molto più lontano e sotterraneo. Questo ha costretto gli ispettori a scavare, anche con l’ausilio di mezzi meccanici pesanti, lunghi tratti di strade per potere individuare l’allaccio sotterraneo da cui si diramano le condutture che penetrano nelle proprietà private e vanno ad alimentare gli impianti interni delle abitazioni, ma spesso anche gli impianti di irrigazione degli orti o perfino dei giardini di arance.
Negli anni scorsi erano state battute le contrade di Archi, Barona, Cittadino, Castagna, Salto di Primavera e Fico. Quest’anno l’attività di controllo è partita dalla Contrada Montagna, che già ad inizio stagione estiva aveva fatto registrare consumi anomali e che ha fatto scattare la macchina dei controlli, ed una task force formata da un ispettore di polizia municipale, un idraulico impiantista, un idraulico letturista e un operatore tecnico addetto alla manutenzione. Agli utenti denunciati, oltre al deferimento all’autorità giudiziaria e alla sanzione amministrativa, è stata sospesa l’erogazione dell’acqua.
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