L’Etna fa paura. Prosegue intensa l’attività stromboliana del vulcano.
0Ormai da quasi tre giorni prosegue l’intensa e spettacolare attività stromboliana dell’Etna, con emissione di vapori, ceneri e lava iniziatasi dal cratere di Nord Est (NEC) e tuttora in corso grazie alle bocche e fessure eruttive presenti sul Nuovo Cratere di Sud Est (NSEC) il cui fenomenale e veloce accrescimento sta determinando la progressiva “fusione per incorporazione” con il fratello più anziano, il Cratere di Sud Est (SEC).
Imponenti fasi di fontanamenti lavici si sono alternate ad attività meno eclatanti e ad impressionanti fenomeni esplosivi, avvertiti su vasto raggio. I boati della scorsa notte, infatti, sono stati potentissimi e continui, ben udibili anche da Scordia e Militello V.C., città in cui sono tremati i vetri e le finestre di moltissime abitazioni.
Attualmente il vento spira verso Sud e sospinge una coltre di vapori e ceneri, non molto densa, proprio verso il nostro comprensorio, mentre i principali bracci delle colate laviche si stanno riversando sull’immensa Valle del Bove e non destano preoccupazione alcuna.
Disagi e criticità per il traffico aereo di Fontanarossa.
L’area del vulcano è stata anche interessata da alcuni fenomeni sismici tra il 14 e il 15 c.m., con intensità di magnitudo comprese tra i 2.3 e i 3.3 e profondità di circa 30 km, quindi non direttamente ricollegabili alla risalita del magma nei condotti vulcanici, in qualche modo comunque “stimolata” dagli scuotimenti crostali, e frutto di dinamiche classicamente tettoniche.
Altri sismi hanno interessato l’isola: l’evento più importante ha avuto epicentro a Noto (SR) con magnitudo 4.1, mentre due altre scosse di minore entità si sono verificate sui Nebrodi.
Nella Galleria Fotografica alcune immagini delle fasi eruttive del 14 c.m.