L’Istituto “Ettore Majorana” ci racconta la Maturità 2014
0Notte prima degli esami…notte di lacrime e preghiere…notte di sogni di coppe e di campioni. Beh! i tempi sono molto cambiati dai lontani anni ‘80 che cantava Venditti nella sua “Notte prima degli esami” i suoi quattro ragazzi con la chitarra ora sono dietro la dj console, non più con il walkman ma con lo smartphone, a far batteri i cuori non più la nazionale anni ’80 di Rossi ma di Prandelli. Nonostante siamo nell’era del web 2.0 -dove il dogma è condividere- e il digitale ha contaminato ogni relazione, ebbene… la magia della notte prima degli esami rimane immutata.
Notte di risate, di amicizia, di calura insopportabile, di zanzare, di lampadine accese su di un libro mentre la mente vola altrove. Quella notte, proprio quella notte “sarà sempre e solo nostra”.
Nell’era del peer to peer e dei Social Network come ci si prepara agli esami di stato? Quanto conta il voto di diploma? Quanto è difficile scegliere per il proprio futuro? Per fugarci ogni dubbio abbiamo chiesto a qualche giovane maturando del Liceo Scientifico Ettore Majorana di Scordia delle classi: 5°A pmi, 5° C bilinguismo,5° A sociopsicopedagogico.
Ormai la data in calendario segna che ci siamo quasi, siamo agli sgoccioli: il tanto agognato esame di maturità o esame di stato, come chiamarlo si voglia, è alle porte. Migliaia di studenti sono chiamati ai banchi di scuola per le tre prove che si terranno rispettivamente il 18, 19 e 23 Giugno.
Ecco cosa pensano gli studenti diplomandi.
Ansia pre-esame? Come vi state preparando?
Ansia ancora non molta, ci stiamo preparando al meglio intanto cercando di chiudere le interrogazione dell’ anno scolastico per poi passare al ripasso di tutto. Non abbiamo problemi sul tempo a disposizione che abbiamo per l’esame ma temiamo per i programmi didattici che dobbiamo ancora terminare.
La prova più temuta e meno temuta?
Temiamo meno l’orale perché in caso d’errore possiamo riprenderci bene o male ma indubbiamene e unanimemente la seconda prova specialistica: lo scritto di matematica per l’indirizzo scientifico, la terza prova per l’indirizzo pedagogico. Ovviamente temiano le materie che avranno la commissione esterna per lo scientifico: inglese, arte e italiano per il socio-psicopedagogico: italiano, latino, storia, filosofia e matematica.
E’ partito il toto esame, quella sui probabili temi d’esame è una vera e propria scommessa. Tra le tracce più quotate: disastri naturali, 10 anni di Facebook, donna e scienza, omofobia e baby squillo, D’annunzio, i 60 anni della tv, i 100 anni dallo scoppio della Guerra, l’anniversari di Norberto Bobbio e Salvator D’Alì. Cosa vi aspettate e su quale formula puntate tra saggio breve, analisi del testo e tema?
Quasi al 100%, anche se sembra scontato, i 100 anni dallo scoppio della guerra, tra le tracce il saggio breve sicuramente.
Avete già compiuto una scelta sul futuro ? Quanti di voi proseguiranno negli studi e quanti opteranno per la carriera militare o altro?
Molti di noi continueranno con l’università, circa il 70%, i restanti proseguiranno con la carriera militare, prevalentemente gli uomini.
Nella vostra scelta universitaria hanno influito i dati relativi alle professioni più ricercate (che vedono in ordine al primo posto professioni sanitarie, analisti informatici e sviluppatori seguiti da infermieri, chimici, agronomi e green economy) ?
Diciamo 50 e 50: alcuni hanno scelto per passione nonostante tutte le controindicazioni altri per opportunità di lavoro. Si punta a: Medicina, Ingegneria delle telecomunicazioni, Biologia, Economia e Lingue.
Il 90% degli intervistati ha scelto di frequentare università siciliane non solo per ragioni economiche ma anche per valutazioni positive di buona competenza degli atenei siculi.
Quanto conta per voi il voto di diploma?
Sinceramente non conta nulla, abbiamo delle aspettative ma crediamo che a contare sia il voto di laurea perché rappresenta la conclusione di un percorso che abbiamo scelto noi in maniera matura.
Da qualche anno sono stati introdotti dei test di valutazione statali noti come test INVALSI o Prova Nazionale. Queste sono delle prove scritte i cui contenuti sono realizzati dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI) che hanno lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti.
Le prove introdotte con la legge n. 176 del 25 ottobre 2007 sono state somministrate agli studenti delle terze medie. Il test suddiviso in due parti fino all’anno scolastico 2012/2013: Prova di Matematica e Prova di Italiano è stato integrato dall’anno scolastico 2013/2014 dalla Prova d’inglese. Oggi le verifiche vengono sottoposte anche gli studenti del triennio delle Scuole Secondarie Superiori e in via ancora sperimentale sotto forma di 4° prova, ipotetica, per gli alunni maturandi.
Cosa ne pensate della proposta di fare i test Invalsi anche per il 5° superiore?
Crediamo sia un carico eccessivo di lavoro, già bastano i test di accesso universitari che comunque essendo nel corso dell’anno ci hanno distratto dalle esigenze scolastiche. Abbiamo dovuto scegliere tra studiare per l’ingresso in università e studiare regolarmente per passare l’anno. Ovviamente ogni scelta è stata a discapito dell’altra necessità.
Percorso o tesina?
Percorso. La tesina limita molto ed il percorso inoltre ci ruba meno tempo.
Dietro ogni studente vi è un docente, ebbene come avviene la preparazione alla maturità? Abbiamo intervistato alcuni dei professori del biennio, Mario Gambera,Laura Mercante e Antonella La Spina.
Come vengono preparati gli alunni all’esame?
Gli alunni vengono abituati alla formula dell’esame attraverso i vari compiti in classe stipulati sul modello del compito dell’esame di stato. Si programmano inoltre ore aggiuntive di potenziamento nelle varie discipline (Pon), e si fanno prove a tempo in funzione della 3°prova.
Un bilancio di fine anno?
Diciamo che l’anno è andato bene anche se abbiamo riscontrato un livello d’impegno più basso rispetto agli anni passati. Prima si dava il massimo per prepararsi all’esame oggi giorno si sono invertiti i risultati. Inoltre i ragazzi sono distratti nel corso dell’anno dai test di accesso universitari. Nonostante ciò un buon 80% dei nostri studenti continuerà la carriera scolastica in svariati atenei universitari. “Ormai il voto di diploma conta quanto lo facciamo contare noi” dichiara il prof. Gambera “ alcuni istituti alterano i voti in maniera impropria sminuendo drasticamente il valore del voto del maturando”
I test Invalsi, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo d’istruzione e formazione, che hanno testato già la preparazione di numerosi studenti di classi inferiori sono stati proposti anche per studenti delle 5°classi, è un carico eccessivo?
Indubbiamente è un carico e uno stress emotivo inutile e doppio, perché si stanno già giocando l’esame di stato ed il futuro. Inoltre le prove sono calibrate su un programma generico. “ noi prepariamo i ragazzi per i 1500 metri ma i ragazzi sono esaminati sui 100 metri ad ostacoli” afferma il prof. Gambera. Sono un modello d’esame tipico della scuola anglosassone a cui i nostri studenti non sono preparati specificamente. La soluzione sarebbe cambiar metodo tendendo conto degli obiettivi fissati dal ministero e allo stesso tempo dei programmi svolti dagli studenti.
Come si accoglieranno le commissioni esterne?
Come sempre noi siamo molto accoglienti con i nostri colleghi mettendoci alla pari. Spesso però certe dinamiche vanno a discapito degli studenti. Capita spesso che il nostro istituto riceva come commissari esterni professori dell’istituto che l’anno precedente aveva accolto i nostri professori come commissari. Insomma questo ricambio non fa bene agli alunni che subiscono qualche atteggiamento di rivalsa poco positivo.
Manca poco alla conclusione di questo anno scolastico 2013/ 2014 è quindi tempo di bilanci. Abbiamo parlato a tal proposito con il dirigente scolastico, Prof. Roberto Maniscalco che c’ha fatto un resoconto del suo primo mandato.
Siamo agli sgoccioli, un bilancio di fine anno?
Il prestigio della scuola ha influito molto sulla mia scelta e sono stato pienamente ripagato. Ovviamente il liceo è una scuola di provincia e un convoglio di ragazzi più o meno motivati. I ragazzi più motivati solitamente scelgono lo scientifico, i meno motivati il liceo delle scienze umane e da quest’anno abbiamo anche avuto il liceo linguistico. Posso già ascrivere un punto a mio favore: l’aumento del numero delle classi da 32 a 34. Sono felice inoltre di essere diventato un punto di riferimento non solo per il corpo docente ma per gli alunni stessi.
A inizio d’anno avevamo parlato di problemi strutturali, sono stati risolti ne sono subentrati di nuovi?
Qualcosa è migliorato qualcosa è ancora da attenzionare. Il problema è che noi possiamo agire solo in parte per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, lo straordinario o la messa a norma non compete a noi ed è un problema che stanno vivendo le provincie. Il muro al lato nord esterno è stato sistemato e collaudato diciamo un punto a favore per la sicurezza. Per quanto riguarda il lato sud la situazione è peggiorata il muro ha un inclinazione tale da far pensare ad un crollo imminente. Comunque il tutto è messo in sicurezza e la zona non è agibile per i ragazzi. E’ prevista in maniera imminente la seconda riunione per l’aggiornamento del documento di manutenzione, esamineremo dei documenti della provincia su determinate certificazioni che mancavano alla scuola e che ho richiesto. Ho provveduto inoltre alla formazione del personale sulla prevenzione dei rischi.
Le attività extra scolastiche hanno rispettato le aspettative d’inizio anno?
Indubbiamente si. Oltre i Pon che fanno parte dell’offerta formativa la scuola si è attivata in merito a tante conferenze e incontri. Il tutto vissuto per i ragazzi come una giornata persa anche se io ritengo che i temi trattati siano stati importanti.
Abbiamo realizzato uno spettacolo su Auschwitz, L’orchestra di Auschwitz, ispirata al libro – testimonianza di Fania Fénelon Ad Auschwitz, con i fondi per la scuola a rischio. Questa scuola, nonostante sia un liceo, viene inquadrata come scuola a rischio in termini di dispersione e obbligo scolastico. Quest’ultima è una problematica ancora non latente, il nostro liceo ha ancora numeri altissimi e indubbiamente da attenzionare in merito alla percentuale di dispersione scolastica.
Il progetto ha partecipato al concorso nazionale Grifo d’oro e ci siamo piazzati tra le prime 6 scuole a livello nazionale. Nel mese di Ottobre andremo a Partanna per esibirci e lì verrà sancito il vincitore del concorso.
Abbiamo inoltre intrapreso un progetto di autovalutazione in merito al bilancio sociale e alla rendicontazione. Questa presidenza insieme al collegio docenti ha deciso di intraprendere questo progetto di facile Caf (Common Assessment Framework, lo strumento europeo per la gestione della qualità destinato alla pubblica amministrazione), modello di autovalutazione per le pubbliche amministrazioni, assistito dal M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e dal FormetPa (Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.A -pubblica amministrazione- ).
La scuola dovrà stilare un piano di autovalutazione sulla raccolta di alcune evidenze e realizzare un piano di miglioramento delle performance sia individuali che organizzative sulla base del feedback degli enti preposti.
E’ un progetto sperimentale che non avrà un seguito indubbiamente applicativo. Il progetto aiuta a costruire il concetto di qualità all’interno dell’istituzione scolastica e rafforza inoltre la condivisione della mission e della vision dell’istituto stesso. Viene applicato inoltre e soprattutto in ottica del sistema nazionale di valutazione, ormai legge, che vedrà impegnate le scuole in progetti di miglioramento.
Il progetto tocca tutti gli aspetti della vita scolastica: la leadership, la gestione delle risorse umane, le relazione tra docenti, l’amministrazione dei soldi pubblici, la realizzazione degli obiettivi e delle attività che la scuola si è prefissata ad inizio d’anno nell’ampliamento dell’offerta formativa. Si riesce così facilmente a comprendere quali siano i punti di criticità su cui lavorare e i punti di forza da standardizzare e migliorare.
Il tutto rientra nell’ambito della pubblica amministrazione di qualità affinché la cultura della qualità si sedimenti nei territori e si diffonda attraverso logiche di scambio e confronto tra pari
Previsioni per questa maturità 2014?
Ho parlato con le mie quinte classi e i miei alunni soffermandomi sull’obiettivo di valutare la preparazione durante tutto l’anno. I commissari chiedono molto spesso i risultati del primo trimestre e i salti dai voti negativi ai positivi sono difficili da sostenere. Siamo venuti incontro ai nostri studenti, le pause didattiche di recupero, fatte solitamente per gli anni dal 1° al 4°, quest’anno sono state fatte anche per le 5° classi. Noi abbiamo adottato quest’anno la scansione temporale in trimestre e pentamestre e al rientro dalle vacanze natalizie il mese di Gennaio, periodo solitamente infruttuoso vista la lunga pausa, è stato dedicato ai corsi di recupero e potenziamento. Abbiamo aspettative alte non abbiamo numeri alti di non ammessi e bocciati. “Durante l’esame non bisogna imbrogliare” ricorda il preside- “ nel corso dell’esame viene anche valutata la capacità dei ragazzi meno bravi di sapersi districare dalle difficoltà, una copiatura in toto indispone indubbiamente le commissioni”.
Monito non solo per gli studenti “I membri interni non devono prevaricare le competenze degli esterni, le nostre valutazioni dell’alunno le abbiamo fatte nel corso del quinquennio, i commissari esterni sono chiamati a valutare la performance del ragazzo non la sua storia”. Noi siamo fiduciosi inoltre la nostra scuola ha riscontrato sempre ottimi risultati in termini di accessi universitari!
Prospettive per il futuro, cosa farà da grande?
Del domani non v’è certezza, se dovessi cambiare opterei per un passaggio ad una scuola di egual valore, una “diminutio” la vivrei male.
Lo studio paga sempre ma per i più furbi ricordiamo: la cartuccera, il foglio nella bic, il libro in bagno, il telefonino, il Bignami, e il vocabolario che contiene di tutto sono trucchi vecchi.. In bocca a lupo a tutti i maturandi 2014!
MARTINA PISASALE