L’oro del Signore tornerà a rivestire la statua del Cristo alla Colonna.
0L’oro del Signore tornerà il prossimo 23 marzo a rivestire il simulacro del Cristo alla Colonna. Quell’oro negato per due anni consecutivi dal tesoriere della Confraternita S.S. Crocifisso che ha sede nella chiesa di S.Antonio. Dissapori mai sopiti in questi due anni culminati lo scorso 28 marzo con il telegramma inviato dal Tesoriere e indirizzato al Maresciallo Giovanni Belfonte della stazione dei Carabinieri di Scordia. Una comunicazione alla vigilia della processione del mercoledi Santo in cui veniva fatta richiesta al Governatore e al Parroco di San Rocco di predisporre un servizio di accompagnamento da parte delle forze dell’ordine per scortare lo stesso Tesoriere nel tragitto dall’abitazione alla chiesa. La disponibilità del Tesoriere era però condizionata dalla consegna da parte della Confraternita dei preziosi raccolti nelle processioni del 2013 e 2014. “In mancanza di queste condizioni di sicurezza peraltro più volte richieste e mai accordatemi e altresì di trasparenza – si leggeva nel testo del telegramma – sarò costretto a non presentare quanto da me custodito come ho dovuto a malincuore fare lo scorso anno”. La risposta della Confraternita è stata sin troppo chiara. Niente altro oro da custodire oltre a quello già conservato e così la festa del Signore ha dovuto fare a meno per il secondo anno consecutivo dell’oro che negli anni ha rivestito le colonne del simulacro e le braccia della statua lignea.
Nei giorni scorsi è arrivata finalmente la svolta che tutti si attendevano. Su disposizione del magistrato Anna Andreatta della procura della repubblica di Caltagirone è stato autorizzato il sequestro preventivo di tutto l’oro che, dopo il sopralluogo presso la propria abitazione, è stato interamente consegnato dal Tesoriere nelle mani sicure dei Carabinieri che lo custodiranno sino a nuove disposizioni del magistrato e che comunque potrà tornare a rivestire la preziosa statua a cui gli scordiensi sono molto legati.