Mozione di sfiducia al sindaco Tambone. I comunicati che ne spiegano le ragioni.
0Nasce da una riunione del centrodestra (presenti i consiglieri Ferro, Caniglia, Calandra, Frazzetto, De Pasquale e La Magna), l’idea di presentare una mozione di sfiducia nei confronti dell’attuale amministrazione. Lo confermano gli stessi consiglieri con una nota all’indomani della presentazione della mozione di sfiducia al sindaco Franco Tambone.
Ecco il comunicato: “Un’attività amministrativa denotata da un momento di immobilismo che dura oramai da parecchio tempo, addirittura negli ultimi cinque mesi non è stata presentata alcuna delibera su iniziativa dell’amministrazione. Le diverse delibere bocciate, quelle ritirate dalla stessa amministrazione, consigli comunali senza numero legale, mozioni di indirizzo votate dall’interno consiglio comunale è completamente disattese dall’amministrazione rappresentano solo pochi motivi di una corposa e giustificata mozione di sfiducia.
A questi appena elencati, si aggiungono problemi di vitale importanza per tutti i cittadini, il problema della sicurezza urbana, svariati i furti e le rapine accadute in questi ultimi mesi; l’acqua potabile che oramai manca anche a dicembre; il tunnel del dissesto comunale che dura oramai da ben due anni e all’orizzonte la luce è ancora lontana; all’innalzamento del costo dell’energia elettrica corrisponde il non funzionamento dei pannelli fotovoltaici; il depuratore comunale mai completato e continuamente depredato; l’assenza di sicurezza nelle scuole e l’asilo nido chiuso oramai da due anni.
A 30 mesi dalle ultime elezioni, quelli elencati sono solo la minima parte di una sfiducia civile, ancor più che politica. “Riteniamo che non ci siano più i requisiti minime né le speranze per un futuro migliore, ecco perché è doveroso mettere la parola fine a questo triste pezzo di storia scordiense. La sottoscrizione del nostro documento anche da parte di altri consiglieri dell’opposizione di sinistra ci lusinga ed apre scenari positivi, segno di un sentimento di sfiducia condiviso nei confronti di questa amministrazione. Ci auguriamo che il senso di responsabilità dei consiglieri di maggioranza possa contribuire all’approvazione della sfiducia”.
E a votare la mozione di sfiducia è anche il consigliere di Scordia Bene Comune – Prc, Guido Rizzo che ci tiene a chiarire alcuni importanti distinguo. Da tempo, infatti, chiediamo alla maggioranza in consiglio di farsi da parte a causa delle troppe lacune che abbiamo spesso evidenziato. La proposta di una mozione di sfiducia è solo un passaggio per fare vincere il distacco di alcuni consiglieri nei riguardi dell’operato disastroso del Governo Tambone. Abbiamo posto in essere la nostra firma perchè la normativa prevede che la mozione di sfiducia al Sindaco deve essere “motivata” e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri comunali assegnati e nel caso del Comune di Scordia, quindi, da almeno otto consiglierei Comunali, e che dunque, senza la firma del consigliere Rizzo, tale mozione non sarebbe stata valida.
Rivendichiamo di aver più volte provato a fare proposte operative per prevedere un risparmio nelle casse comunali, vedi la questione Tributi Italia e Sangiorgio Spa. Ci siamo opposti al piano di Kalat che ha mortificato i cittadini e ha svolto in questi anni una gestione poco limpida e trasparente. Siamo tutt’ora coinvolti nella questione che riguarda la riqualificazione dell’area ex mercato, dato che anche il Cga si è espresso dichiarando l’appalto illegittimo e per questo motivo siamo chiamati a rispondere di accuse e denunce. Le abbiamo provate tutte affinchè i Cantieri di Servizio prendessero piede anche a Scordia, ma evidentemente i rapporti con Crocetta eD’Alema erano soltanto uno specchietto per le allodole.
I motivi per votare una mozione di sfiducia sono così tanti che non basterebbero pagine e pagine di comunicati stampa, ma siamo consci che un cambiamento radicale è possibile, e che prima bisognerà tornare a nuove elezioni. Siamo, dunque, contrari ad una mozione che garantisca una mera spartizione di cariche e poltrone all’interno del Consiglio e siamo consci che il nuovo apparato provinciale, regionale e nazionale del Partito Democratico, non è altro che un mix di fuoriusciti dall’Mpa, Art.4 e Udc e che di sinistra non è rimasta neppure l’ombra. Chiediamo, dunque, l’appoggio da parte dei cittadini e della società civile, affinchè questa mozione non prenda una piega diversa da quella di cambiare rotta e tornare alle elezioni, perché in un momento di crisi economica, sociale e culturale, non abbiamo bisogno di amministratori invisibili, bensì di gente capace, onesta e vogliosa di ritornare tra la gente per lottare e rappresentare al meglio questo meraviglioso e straordinario paese.
Il sindaco Tambone affida il suo commento a poche righe: “Nel giorno in cui in Consiglio Comunale la maggioranza con responsabilità approva il bilancio stabilmente riequilibrato, per uscire da un dissesto finanziario di 13 milioni di euro di debiti ereditati, la minoranza pensa alla mozione di sfiducia. Per usare una famosa espressione, in politica c’è chi pensa alle prossime generazioni e chi alle prossime elezioni. Noi pensiamo alla città, a rimettere i conti in ordine e garantire un futuro migliore per tutti, l’opposizione è solo interessata a cambiare il sindaco”.