Mancano i fondi regionali. Il sindaco sospende dal servizio 78 dipendenti a contratto
0“Una scelta sofferta ma inevitabile, di fronte alla mancata assegnazione delle risorse da parte della Regione che avrebbe dovuto garantire la totale copertura economica”. Sono le parole del sindaco, Franco Tambone, dopo la prima delibera della nuova Giunta, che ha deciso la sospensione dei contratti di lavoro dei 78 lavoratori precari che da oggi, 11 per la Polizia municipale e da lunedi gli altri 67, dovranno rimanere a casa. La copertura economica, infatti, non riuscirà a garantire ai lavoratori un solo giorno in più malgrado l’impegno del sindaco e dell’assessore Francesco D’Agosta la cui decisione di riproporre la sua esperienza amministrativa era legata anche alla delicata vicenda. Si prevedono enormi disagi per la cittadinanza, già provata da tagli ai servizi ed inefficienze. Da lunedi il centro di raccolta comunale dei rifiuti rimarrà chiuso, il servizio di scuola bus sospeso. Questi sono solo alcuni dei servizi che saranno interrotti. “Nonostante l’impegno dell’amministrazione a ricercare una soluzione, in diversi incontri a livello regionale, non abbiamo ricevuto alcun provvedimento che ci consentisse di andare oltre. Nessuna scelta discrezionale o politica, di fronte all’obbligo di quanto ci ha scritto il Ministero dell’Interno di poter prorogare limitatamente alle risorse assegnate dalla Regione, che per noi sono arrivate fino al 17 giugno. Un danno per i lavoratori e le loro famiglie, ai quali va la mia solidarietà, per l’ente e per i cittadini”. È evidente che fin quando non sarà raggiunto l’accordo Stato-Regione sul trasferimento dei 500 milioni di euro la situazione non potrà che peggiorare per i Comuni, costretti a pagare le conseguenze di questi ritardi. “Il 30 giugno – conclude il sindaco – parteciperemo, come abbiamo sempre fatto, alla manifestazione unitaria a Palermo per rappresentare l’impossibilità per i sindaci a poter gestire gli enti in condizioni ormai divenute impossibili. Intanto Alfio Bufalino, precario e coordinatore regionale della Cgil annuncia una lotta senza quartiere: “Lo Stato è riuscito, suo malgrado, a fare coalizzare tutte le sigle sindacali e i sindaci siciliani. Il 30 giugno saremo a Palermo per chiedere tra le altre cose la storicizzazione del contributo regionale, la rimozione dei vincoli assunzionali, la mobilità e il fuori ruolo ad esaurimento, per chi non troverà spazio nelle dotazioni organiche”.