MILITELLO. C’è preoccupazione per le sorti dell’ospedale
1«Sulla sorte dell’ospedale è calato un silenzio assordante, che non lascia presagire nulla di buono». Lo ha dichiarato l’on. Nello Musumeci, deputato regionale del gruppo La Destra, che ha avanzato una formale richiesta d’incontro al direttore generale dell’Asp 3 Catania.
L’istanza mira a conoscere le iniziative che saranno promosse per il nosocomio militellese, che dovrebbe essere ufficialmente convertito, entro il prossimo 31 dicembre, in presidio territoriale per l’assistenza. Alla riunione parteciperanno parlamentari dell’area calatina, tra i quali i deputati Gino Ioppolo e Marco Falcone, che hanno dato diversi appoggi, nelle competenti sedi istituzionali, in
favore del rilancio della qualità dei servizi sanitari.
«Appare opportuna e doverosa – hanno detto Musumeci, Ioppolo e Falcone – una serena riflessione sulle prossime tappe della riconversione della struttura ospedaliera, che nelle divisioni, dal prossimo anno, potrebbe non accoglierebbe più pazienti acuti. Gli operatori non possono più lavorare in un clima di costante preoccupazione e incertezza».
Ambulatori e corsie del “Basso Ragusa” registrano numerose affluenze dai vicini centri di Palagonia e Scordia, oltre che da altri Comuni del Calatino-Sud Simeto, che altrimenti dovrebbero recarsi a Catania, Caltagirone o Lentini.
Resta da verificare il destino del reparto di Rianimazione, che attende, secondo un’espressa ammissione della direzione del nosocomio, il trasferimento di apparecchiature e posti letto nel nuovo plesso di viale Regina Margherita. I nuovi interventi di sistemazione, la cui conclusione sarebbe stata prevista, nei mesi scorsi, entroil termine di un mese, non sono mai cominciati, nonostante
le immediate dimissioni dei pazienti e la dismissione integrale della funzionalità della divisione.
I tre parlamentari hanno preannunciato un incontro a Palermo con l’assessore regionale alla Salute, che dovrebbe essere designato nei prossimi giorni dal nuovo governatore.
Le istanze saranno verosimilmente accompagnate da documenti e atti delle municipalità del comprensorio, che rivendicano il mantenimento degli attuali
standard di offerta sanitaria all’utenza.
LUCIO GAMBERA