MILITELLO. Cinque spari contro il capannone di Dambone
0“Sono segnali inquietanti e precisi. Certi messaggi, ormai, si ripetono con una cadenza quasi regolare. Da qualche anno, a Militello, dopo aver spostato la residenza da Augusta, ricevo azioni intimidatorie. La mia presenza sul territorio, con attività sul piano della lotta all’illegalità e al racket, non è evidentemente gradita a qualcuno”.
Danilo Dambone, responsabile locale dell’Ambulatorio antiusura e antiestorsioni, non ha dubbi dopo “l’ultimo avvertimento. Qualcuno ha sparato – ha dichiarato – almeno cinque proiettili in un capannone di mia proprietà, in contrada Scordia Soprana. Nel deposito ho rinvenuto, inoltre, sei cartucce di fucile. Sono stati arrecati danni di modesto rilievo, ma mi turba profondamente il significato dell’azione”.
Nello scorso mese di novembre, dopo un raid notturno al cimitero, a Dambone era stata danneggiata la cappella di famiglia. Nel “mirino” di ignoti erano finiti il loculo e la cassa che custodisce le spoglie del padre. La bara lignea, dopo la rimozione del sarcofago di zinco e con i sigilli ancora integri, era stata poi abbandonata all’esterno della struttura cimiteriale.
Tentando di scorgere ogni possibile collegamento, la vittima ha ricordato altri spiacevoli episodi: “In un’area del magazzino di campagna, ex centro di lavorazione di prodotti ortofrutticoli e arance, lo scorso anno ho trovato un gatto sgozzato. Era inguardabile: qualcuno gli aveva pure rimosso gli occhi. In una parete dei locali era stata disegnata anche una croce e una donna evirata”.
Dambone è conosciuto in paese, inoltre, negli ambienti associativi e culturali, essendo responsabile del centro studi “Ver Sacrum”. A una sua idea – in una collina, in una zona d’interesse paesaggistico e agricolo, che schiude le porte al territorio di Scordia – si deve anche la costruzione della “Croce della legalità” che costituisce un punto di riferimento ai margini della Sp 28/I Militello-Scordia.
“L’accaduto è stato da me denunciato – ha concluso – agli organi competenti. Ringrazio Gaetano Mancini, il presidente catanese di Confcooperative che ha voluto darmi, assieme ad altri amici, un attestato di solidarietà e sostegno dopo le ultime vicende incresciose”.
LUCIO GAMBERA