MILITELLO. Il sindaco chiede di mantenere il giudice di pace nella sede militellese
0«Mantenere la sede dell’Ufficio del giudice di pace di Militello, che ha competenza territoriale anche per Scordia, accorpandone pure le relative funzioni e gli uffici di Vizzini e Mineo». Lo ha proposto l’amministrazione comunale militellese, che ha trasmesso un atto deliberativo al Ministero di Giustizia e al Tribunale di Caltagirone, sollecitando l’adozione di analoghi provvedimenti alle Giunte municipali degli altri centri.
Secondo il Comune di Militello, che continuerebbe a riservare – a titolo completamente gratuito o con l’assunzione dei relativi oneri di spesa previsti – un proprio immobile al presidio locale di giustizia, l’iniziativa è conforme al processo di riorganizzazione della rete giudiziaria nel Calatino, determinando una maggiore efficienza del servizio e un conseguente risparmio economico.
«Il Ministero di Giustizia – ha detto il sindaco della città del milite, Giuseppe Fucile – sarebbe sollevato dalle incombenze relative alla locazione dell’edificio. Ragioni di equidistanza territoriale, nell’ambito di una vasta area del comprensorio, depongono in favore del mantenimento dei servizi giudiziari. In riferimento alle risorse umane, inoltre, non mancherebbero i relativi supporti del personale comunale».
L’ente locale ha assicurato ogni disponibilità a “comandare” altre unità lavorative, che sarebbero eventualmente affiancate ai dipendenti (di ruolo) del competente ministero.
Altre soluzioni sarebbero più dispendiose per le comunità del circondario, «aumentando i consumi energetici e gli spostamenti dell’utenza» in altri centri.
Il primo cittadino ha ammesso di confidare, infine, in azioni amministrative di sostegno da parte delle amministrazioni dei Comuni limitrofi, le cui distanze territoriali – variabili da un minimo di nove a un massimo di venti chilometri – prevedono tempi minimi di mobilità.
LUCIO GAMBERA