MILITELLO. Morte di Barone. La relazione dei consulenti della Procura parla di errori sanitari.
0La prima diagnosi del malore di Giovanni Barone (nella foto) – l’artigiano edile di 61 anni, deceduto dopo una settimana di degenza, lo scorso 21 agosto, all’ospedale “Basso Ragusa” di Militello – non sarebbe stata impeccabile.
In una relazione tecnica, due consulenti medici della Procura della Repubblica di Caltagirone, i dottori Eugenio Vinci e Rosario Politi, avrebbero riferito di “errori” sanitari, che sarebbero commessi, con il concorso colposo di almeno tre figure mediche, al Pronto soccorso e nell’unità operativa di Medicina generale.
La notizia è stata resa nota dai familiari dello scomparso, che hanno demandato le opportune azioni legali all’avv. Claudio Fagone del foro di Catania, secondo il quale “non è stato rilevato un evidente infarto in corso. La sintomatologia avrebbe dovuto portare a valutazioni di tipo cardiaco e non respiratorio”.
Le condizioni di Barone – originario della città del milite, emigrato a Ceranova, in provincia di Pavia – sarebbero state molto critiche sin dal momento del ricovero ospedaliero: “Indici di gravità – ha aggiunto l’avv. Fagone – sono stati dati pure dall’esito di accertamenti e analisi del sangue. Sarebbe stato opportuno il trasferimento del paziente in un reparto o presidio diverso”.
Il difensore di parte non ha escluso l’avvio di ulteriori interventi presso gli inquirenti, chiedendo l’accertamento di eventuali responsabilità di altri soggetti nella vicenda, che avrebbero avuto un ruolo durante la gestione della fase d’emergenza.
Potrebbero essere disposte, in base alle prime ipotesi, assunzioni di sommarie informazioni nei confronti di altri medici e di infermieri. L’inchiesta è coordinata dai magistrati Ilaria Corda e Antonia Sartori, con il supporto dei carabinieri della stazione militellese e dei militari della Compagnia di Palagonia.