MILITELLO. Salva la sede del giudice di pace.
0Sarà mantenuta a Militello, nell’ambito del circondario calatino, una delle due sedi del giudice di pace (l’altra è stata assegnata a Ramacca). A seguito della recente riforma delle circoscrizioni, accogliendo un’istanza del Comune, il ministro Andrea Orlando ha emesso il decreto che conferma le attività giudiziarie nella città del milite, che vanta circa due secoli di amministrazione della giustizia. Le attività prevedono l’estensione della competenza territoriale e del bacino d’utenza, dopo la chiusura degli uffici di Caltagirone, Grammichele, Vizzini e Mineo. Il funzionamento della sede giudiziaria prevede il coinvolgimento diretto dell’Ente municipale nel piano di gestione e negli investimenti economici, che comprendono la copertura degli eventuali oneri di locazione degli edifici e delle spese per il personale.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Militello, Giuseppe Fucile: «Il nostro centro sarà presente nella nuova geografia della giustizia decentrata. Diversi requisiti territoriali e storici, con gli opportuni sostegni istituzionali, a Roma, non hanno tradito le nostre aspettative. La comunità ha vinto un’altra battaglia per la difesa dei servizi locali, nonostante le chiacchiere di qualche sfortunato profeta di sventure». Proseguirà senza soste, pertanto, l’attività giudiziaria di zona, che si protrae dal 1819 (con il giudicato di circondario di origine borbonica) e dal 1865 al 2000 (con la sezione della pretura mandamentale). Le attività sono state poi svolte, in un moderno edificio di viale Rimembranze, nell’ufficio del giudice di pace. La nuova sede, secondo le ultime disposizioni, cambierà ubicazione. I locali sono stati individuati nel plesso comunale dell’Atrio del Castello Barresi-Branciforti (ingresso da via Concerie) che ha ospitato, gli scorsi anni, la scuola dell’infanzia e la relativa mensa.
LUCIO GAMBERA