Morto l’anziano ustionato per salvare il suo uliveto in fiamme
0E’ deceduto ieri pomeriggio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove era stato ricoverato, Sebastiano Mazzone, 80 anni. L’anziano che presentava ustioni sarebbe morto a causa del fumo inalato durante il tentativo di spegnimento delle fiamme che, provenienti da terreni limitrofi, si erano propagate sino al suo uliveto in contrada Dispensa a pochi chilometri dal centro abitato. L’episodio era avvenuto ieri intorno alle 10 lungo la strada che collega via Bachelet alla strada provinciale per Francofonte. A dare l’allarme erano stati alcuni vicini che lo avevano trovato riverso a terra, a faccia in giù e privo di sensi. Immediatamente soccorso e trasportato in elisoccorso in ospedale, un primo intervento era stato effettuato dai medici del reparto grandi ustioni che erano subito intervenuti per trattare le ferite causate dal contatto con il fuoco. Malgrado ciò, a causa di una grave insufficienza respiratoria, pare infatti che l’uomo avesse inalato molto fumo, si era reso necessario il ricorso al trattamento intensivo che tuttavia non ha sortito l’effetto sperato. Una tragedia che ha gettato nello sconforto una famiglia molto conosciuta e stimata in città. Ieri l’abitazione di via Pillirone era un via vai di parenti e amici. La moglie non riesce a darsi pace. Mazzone era troppo legato ai suoi ulivi e recarsi in campagna era per lui un modo per iniziare bene la giornata. Quando non l’ho visto arrivare in orario ho subito temuto il peggio afferma la moglie distrutta dal dolore. Anche il primo cittadino, Franco Barchitta, ha voluto portare il suo conforto: “La morte del nostro concittadino Mazzone deve farci riflettere tutti perché siamo certi che questa tragedia si poteva evitare. Quelle fiamme, infatti, sono state alimentate da terreni non curati dai proprietari”. Intanto la salma è rimasta presso l’obitorio dell’ospedale a disposizione del magistrato che dovrà decidere se è il caso di effettuare l’autopsia. Le indagini sono affidate ai carabinieri della locale stazione diretta dal maresciallo Mario Petrocco.