PALAGONIA. Gravi irregolarita’ riscontrate in un concorso
0 Sarebbero state viziate da gravi irregolarità, al Comune di Palagonia, le procedure di un concorso interno, che avrebbe disposto l’inquadramento nella posizione economica “D1” e a tempo indeterminato di un nuovo comandante della polizia municipale.
Dopo oltre un anno e mezzo di accertamenti, infatti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone ha emesso sette avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di altrettanti indagati, che hanno ricoperto al Municipio – tra settembre 2007 e maggio 2008 – differenti incarichi amministrativi e tecnici. Contestazioni di abuso d’ufficio, alle quali dovrebbero seguire le richieste di rinvio a giudizio, sono state avanzate all’ex sindaco Fausto Maria Fagone e agli ex assessori Gioacchino Rossitto, Bernardo Vaccaro e Vincenzo Pirracchio; all’ex segretaria generale Francesca Sinatra e ai funzionari comunali Giuseppe Quattrocchi e Concetto Maurizio Mudò.
Secondo la magistratura inquirente, che ha delegato le indagini ai carabinieri della Compagnia di Palagonia, l’ex primo cittadino Fagone e gli ex amministratori Rossitto, Vaccaro e Pirracchio hanno “violato le norme relative al cosiddetto patto di stabilità, che stabiliscono il divieto di procedere all’assunzione di personale a qualsiasi titolo, disponendo l’inquadramento di Raffaele Fagone Pulice come vincitore del concorso di comandante della polizia urbana”.
La dott.ssa Sinatra sarebbe “intervenuta, invece, nel contratto stipulato con il vigile urbano Michele Cona, attribuendogli la posizione economica D1 a tempo indeterminato”. L’ex segretaria generale si sarebbe pure adoperata con i funzionari Quattrocchi e Mudò per “escludere arbitrariamente, nelle vesti di componenti della commissione esaminatrice del concorso interno e di pubblici ufficiali, la candidata Giuseppa Di Stefano”, che ha difeso la sua posizione e le sue aspettative in altre sedi giurisdizionali.
Sotto la lente dei magistrati calatini – attualmente guidati dal procuratore, dott. Francesco Paolo Giordano – sono finiti i verbali della selezione concorsuale, l’atto deliberativo di approvazione della Giunta e documenti contrattuali, con le relative assunzioni degli oneri di spesa in bilancio. In attesa dei prossimi adempimenti dell’autorità giudiziaria e dell’avvio di specifiche azioni difensive, la chiusura dell’inchiesta getta altre “ombre” inquietanti su un periodo amministrativo a Palazzo di città.
LUCIO GAMBERA