PALAGONIA. Licenziamento in vista per quattro dipendenti del comune.
0Sono stati ufficialmente revocati, con deliberazioni di Giunta, i provvedimenti amministrativi che hanno portato all’assunzione di 4 dipendenti comunali nel periodo 2007-2008. L’annullamento in autotutela degli atti, che potrebbe determinare la cessazione del rapporto di pubblico impiego tra l’Ente e i lavoratori, si lega a un’azione ispettiva del Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, che ha riscontrato – tramite l’Ispettorato di finanza pubblica – diverse procedure “contra legem” e irregolarità.
Lo ha reso noto il sindaco di Palagonia, Valerio Marletta, al quale è stato chiesto di rimuovere le persistenti “anomalie” di vecchi iter amministrativi, che hanno già registrato, peraltro, pronunce definitive della Corte dei conti e condanne al risarcimento dei danni, con la conseguente imposizione di oneri per ex sindaci e assessori.
Agli impiegati, che hanno operato nel settore dei servizi sociali e nel campo della comunicazione istituzionale, il Comune ha notificato l’avviso di avvio dei procedimenti. Varie memorie difensive sono state prodotte dagli interessati, che hanno sostenuto la tesi dell’archiviazione della procedura e il rispetto generale delle disposizioni in materia finanziaria.
Secondo l’esecutivo comunale, che si è avvalso del supporto tecnico del segretario generale, di consulenti e legali, le controdeduzioni delle parti non avrebbero superato due “scogli” importanti: la violazione dell’obbligo di riduzione progressiva della spesa del personale e il mancato rispetto del divieto di assunzione per l’avvenuta violazione del patto di stabilità nell’esercizio 2008, in cui sono state effettuate 3 delle 4 assunzioni di personale.
“In presenza di inquadramenti illegittimi, l’amministrazione municipale è tenuta – ha dichiarato il primo cittadino – a procedere in regime di autotutela. Gli atti originari producono danni all’Ente, consistenti nell’esborso di denaro pubblico in difetto di titoli. Non rileva, infine, il tempo trascorso dall’emanazione dei provvedimenti di recupero”.
Le decisioni sono state rese note, intanto, alla Procura della Corte dei conti, al fine di concedere ulteriori elementi di valutazione all’organo siciliano della magistratura contabile. Le procedure concorsuali, in qualche caso, avrebbero ignorato pure le professionalità esistenti nel Comune, definendo criteri di selezione non improntati a principi d’imparzialità della pubblica amministrazione.
LUCIO GAMBERA