PALAGONIA. Piano di risanamento o dissesto.
0“La gestione finanziaria non è stata improntata al rispetto di norme e principi contabili. In molti debiti, che non hanno avuto alcuna copertura economica, si rileva anche una condotta irregolare da parte di responsabili di servizi comunali. Occorre adesso un intervento urgente del Comune, che ha soltanto due soluzioni: predisporre il piano di risanamento o dichiarare il dissesto”.
Lo ha dichiarato, in un atto deliberativo di 8 pagine, la sezione di controllo della Corte dei conti, che ha sollecitato alla Giunta comunale e al Consiglio, entro 30 giorni, il risanamento di numerose criticità finanziarie.
L’ultimo accertamento dell’organo della magistratura contabile – composto dal presidente Maurizio Graffeo, dal consigliere Anna Luisa Carra e dal relatore Giovanni Di Pietro – non lascia spazio ad equivoci: l’Ente ha riconosciuto 9.153.149 euro di debiti, ai quali devono essere aggiunti 4.438.149 euro di debiti fuori bilancio.
L’entità complessiva del deficit municipale, tuttavia, sarebbe maggiore. Secondo la Corte dei conti, esistono altre passività potenziali, “che potrebbero tradursi in situazioni debitorie. Alla fine dello scorso mese di ottobre, infatti, il Comune ha effettuato anticipazioni di cassa per circa 4 milioni di euro. Sono diversi pure i contenziosi in corso di definizione. Non sono chiari, inoltre, i rapporti di debito-credito con gli organismi partecipati”.
L’organo di controllo ha poi espresso perplessità sui residui attivi, che ammonterebbero a circa 4 milioni di euro: “Molti crediti sono di dubbia esigibilità, essendo vecchi di almeno 5 anni. Essi condizionano il risultato finanziario dell’Ente, impedendo una rappresentazione veritiera degli strumenti contabili”.
Alla nota di diffida ha replicato il sindaco Valerio Marletta, che ha esposto a Palermo, nel corso di un incontro con i magistrati, le prossime strategie e gli impegni dell’amministrazione: “Non è più il caso di ricordare – ha detto – le responsabilità politiche della vecchia gestione finanziaria, che ha devastato, con operazioni maldestre, gli equilibri del bilancio”.
Il primo cittadino ha annunciato, con il supporto tecnico dell’assessore comunale alle Attività finanziarie, Elena Sgarioto, l’imminente redazione di un programma di rientro del debito complessivo, che dovrà essere sottoposto all’esame preliminare e al voto del civico consesso: “Doveri istituzionali – ha ammesso – impongono la ricerca di ogni soluzione per evitare di dichiarare il dissesto”.
Tale pronuncia produrrebbe effetti nefasti sui contribuenti locali, facendo rivivere – come all’inizio degli anni Novanta – le dure “stagioni” del massimo prelievo fiscale. Le esposizioni finanziarie di maggior rilievo si legano a lavori pubblici e a oneri per forniture di beni e servizi, che il Comune ha cominciato a pagare (in parte) con le risorse di un mutuo di circa 6 milioni di euro.