PALAGONIA. “Rapporti di lavoro nulli”. Il Tribunale di Caltagirone dà ragione al Comune
0«Le deliberazioni del Comune, con le quali sono stati risolti i contratti di lavoro, sono legittime. I rapporti lavorativi sono nulli perché contrari alle norme imperative di legge sulle forme di reclutamento del personale. Esiste anche una palese contrarietà degli atti alle norme di finanza pubblica in materia di vincoli di spesa».
Lo ha deciso il Tribunale di Caltagirone, che ha rigettato, in fase cautelare, il reclamo d’urgenza di tre ex dipendenti comunali avverso i provvedimenti di scioglimento dei rapporti d’impiego, che sarebbero stati instaurati con procedure illecite (tra maggio e giugno del 2008) nel settore dei servizi assistenziali e sociali.
L’ordinanza del collegio giudicante – composto dal presidente Maurizio Antonio Pasquale Francola e dai magistrati Angelo Pappalardo e Maria Ivana Cardillo – ripercorre e accoglie le ragioni dell’Ente locale, ritenendo fondati, inoltre, gli esiti di una recente azione ispettiva del ministero dell’Economia e delle finanze.
Secondo la magistratura calatina, «l’accertata nullità determina il giusto rifiuto del datore di lavoro a ricevere le prestazioni delle lavoratrici» di Palagonia, che hanno coperto – fino allo scorso 12 giugno – un posto di istruttore pedagogista, un posto di educatore domiciliare e un posto di istruttore di segretariato sociale.
In favore della linea della Giunta, che ha sostenuto la tesi della risoluzione per giustificato motivo dei contratti di lavoro, si è espresso l’avv. Sergio Cosentino. Sono state confermate, infine, le violazioni relative al patto di stabilità negli esercizi 2007 e 2008, che avrebbero dovuto escludere – come rilevato pure dalla Corte dei conti – qualsiasi processo di «stabilizzazione» di personale precario.