PALAGONIA. Scontro frontale al bivio della “santuzza”. Un morto ed un ferito.
0Non sono chiare le cause dell’incidente stradale in cui ha perso la vita, all’alba di ieri, un pensionato di 69 anni. Per Giuseppe Campisi – residente a Palagonia, in via Nievo 25, agricoltore – non c’è stato nulla da fare: i soccorritori hanno accertato diverse lesioni interne e ferite, che hanno causato il decesso immediato dell’anziano.
A bordo della sua Fiat Panda, all’incrocio tra la Ss 385 (Caltagirone-Catania) e la Sp 74/II (Santuzza), la vittima si è scontrata con una Fiat 500, che avrebbe dovuto procedere in direzione opposta. L’impatto ha prodotto conseguenze meno devastanti per il conducente dell’altro mezzo, palagonese, che i sanitari del presidio “Cannizzaro” di Catania hanno inizialmente ricoverato in prognosi riservata.
Il deceduto è stato trasportato nell’obitorio del cimitero di Palagonia: sarà la dott.ssa Maria Berlich, dopo le prime ispezioni del cadavere, a eseguire gli opportuni accertamenti di medicina legale, il cui esito, con le ricostruzioni e deduzioni degli organi inquirenti, chiuderà il “cerchio” delle eventuali responsabilità soggettive per l’accaduto.
Il sinistro si è verificato alle 5,30 circa, secondo una dinamica che dovrà essere attentamente ricostruita dagli organi competenti. I veicoli, dopo la collisione frontale, sono stati rinvenuti quasi al centro della carreggiata. Sarebbe da valutare la prevalente responsabilità di una delle parti, che avrebbe improvvisamente perso la visibilità del tratto, restando esposta ai forti raggi solari del mattino.
Oltre a una èquipe locale del Sues 118, sul posto sono giunti gli “angeli” del soccorso aereo, che hanno ricoverato il ferito nell’ospedale etneo. Le sue condizioni di salute non destano, comunque, particolari preoccupazioni: il bollettino medico odierno (salvo impreviste complicazioni) dovrebbe indicare i termini di guarigione.
A seguito di una segnalazione telefonica, alle “porte” dell’abitato palagonese si è recata una pattuglia dei carabinieri della Compagnia, che hanno effettuato gli opportuni rilevamenti stradali, rallentando e deviando per alcune decine di metri il transito di mezzi pesanti e vetture.
Non è emerso nulla di ufficiale, durante le ricognizioni ambientali dei militari, in ordine all’individuazione delle specifiche responsabilità soggettive. Sarebbe da escludere, in base alle ipotesi più accreditate, il concorso di terzi soggetti o di altre vetture nella produzione dell’evento dannoso.
LUCIO GAMBERA
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