Riapre oggi il CCR. Da bonificare l’area circostante della zona industriale invasa da rifiuti
0Riapre stamani, dopo 20 giorni di chiusura, il Centro comunale di raccolta dei rifiuti, meglio conosciuto dai cittadini come “piazzetta ecologica”. L’intera area che si trova allocata nella zona industriale di contrada Rasoli è rimasta chiusa per permettere dei lavori di manutenzione straordinaria dopo che la struttura era rimasta in balia delle scorribande dei vandali che avevano preso di mira parte della recinzione. Rimane invariato l’orario per il conferimento da parte dei cittadini, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
Si torna, dunque, alla normalità anche se bisogna fare i conti con lo scempio di una intera area in cui si trovano anche numerose aziende. Intere strade invase da rifiuti di ogni genere a cui qualcuno ha dato anche fuoco provocando dei danni alla popolazione per via dei fumi irrespirabili. Un malcostume che si è perpetrato negli anni e a cui nessuna amministrazione comunale è riuscita a creare un argine. L’attuale, guidata da Franco Tambone, proverà nei prossimi giorni a trovare una soluzione e così come accaduto qualche anno fa, proverà a rendere impraticabili alcune strade impedendone l’accesso, sperando così di evitare la crescita esponenziale di discariche abusive. Sull’argomento vi sono stati, a più riprese, numerosi interventi in consiglio comunale e sopralluoghi da parte di alcuni consiglieri che hanno denunciato la grave e pessima condizione igienica documentandola con un’ampia galleria fotografica. Tra questi i consiglieri Biagio Caniglia e Nicolò Ferro: ”Abbiamo denunciato questa situazione al sindaco a cui abbiamo chiesto maggiori controlli da parte della Polizia Urbana ma il primo cittadino ci ha rassicurati che le discariche erano in diminuzione e che i vigili non hanno competenza per le aree rurali. La zona industriale – affermano i due consiglieri – è parte integrante del tessuto urbano”.
E sulla vicenda interviene anche il consigliere di Scordia Bene Comune- Rifondazione Comunista, Guido Rizzo che in questo mese ha presentato due interpellanze per conoscere la motivazione della chiusura del centro, per quantificare i danni e per sapere di che tipo di atti vandalici si fa riferimento nella determina del sindaco.
“Inutile dire che non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Il nostro ruolo di rappresentanza viene meno in quanto il Sindaco, o chi per lui, dribla il confronto e non risponde in tempo, non capendo che il nostro ruolo dovrebbe essere anche quello di dare risposte ai cittadini.
La nostra preoccupazione è che l’amministrazione comunale si senta in colpa per aver speso 5 mila euro per una sorveglianza esterna al Ccr di una ditta di Misterbianco per il solo mese di ottobre, mentre con gli stessi soldi si poteva pensare ad una videosorveglianza ed evitare sia gli atti vandalici, che l’accumulo di immondizia proprio di fronte al centro. Ci sono aziende che lavorano arance in quello che dovrebbe essere il polo industriale e qualcuno, adesso, dovrebbe chiedere scusa a quei commercianti che pagano le tasse e si ritrovano a lavorare in mezzo alla spazzatura.
Continua a piovere sul bagnato, dunque, visto che a novembre sapremo i risultati del processo su kalat ed anche per questo desideriamo che il Comune si ponga ad esso come parte civile, affinché venga restituito ciò di cui siamo stati frodati”.