Rimuovere il chiosco per la vendita dei fiori davanti al cimitero. Lo chiedono tre fiorai al sindaco Tambone.
0Dopo un periodo di tregua, coinciso con l’insediamento della nuova amministrazione, tornano a protestare tre gestori della vendita di fiori e lo fanno sottoscrivendo un documento in cui chiedono al sindaco Franco Tambone e all’assessore alle attività produttive, Francesco D’Agosta, di revocare l’autorizzazione data ad un loro “collega” dalla precedente amministrazione all’installazione di una struttura temporanea di tipo precario adibita alla vendita dei fiori, nell’area antistante il cimitero. Secondo i firmatari, infatti, si tratta di concorrenza sleale. “La nostra pazienza ormai è finita – affermano – sono passati tre anni da quando il chiosco è stato installato e ad una nostra richiesta di rilascio di autorizzazione del suolo pubblico per installare altri chioschi, presentata il 6 ottobre 2010, il comune ci ha risposto dopo cinque mesi, scrivendo che non erano disponibili altre aree, che era in discussione in consiglio il regolamento per il commercio su aree pubbliche e che, comunque, toccava al consiglio comunale individuare le aree destinate al commercio e stabilire i criteri di assegnazione dei posteggi e la loro superficie”. Consiglio che, dopo una discussione protrattasi per due anni, alla fine di novembre dello scorso anno, mise la parola fine alla questione, votando una delibera che di fatto sanciva la “chiusura” degli spazi dell’area antistante il cimitero, lasciandola alla destinazione naturale, ovvero parcheggio e abrogando tutte le norme in precedenza adottate dall’amministrazione e incompatibili con il regolamento.
“Chiediamo al sindaco che attui il regolamento e che provveda con propria ordinanza a revocare l’autorizzazione al chiosco attualmente presente – affermano – siamo stanchi di subire abusi e di vivere sulla nostra pelle una palese ingiustizia che continua a penalizzare le nostre attività commerciali”.
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