Oggi alle 16.30 a S. Maria i funerali del piccolo Sebastiano
0Avrebbe compiuto tre anni il prossimo 6 ottobre il piccolo Sebastiano Tanasi che domenica pomeriggio è annegato nella piscina che si trova nell’abitazione in contrada Coscienza, in territorio militellese ma a due passi dalla popolosa contrada Montagna di Scordia. I giovani genitori appena ventenni, entrambi scordiensi, lui muratore, lei casalinga, sono piombati nel dramma per la morte del loro unico figlio. Nella casa a due piani che ha per sfondo il costone in tufo che arriva sino a contrada Fildidonna e che si trova lungo la sp 82 che conduce a Militello, si sente solo il pianto ininterrotto e inconsolabile dei genitori e dei parenti e amici che si sono stretti attorno alla famiglia. Da ieri a sostegno dei genitori è stato anche chiesto il supporto di uno psicologo dell’Asp 3 di Catania. Sembra che il piccolo abbia eluso il controllo del padre che in quel momento era intento a lavare l’auto e attratto dalla palla che galleggiava nella piscina, una di quelle rettangolari e poste sul terreno e costruita con pannelli dell’altezza di 90 cm, approfittando del cancello della recinzione rimasto incautamente aperto, probabilmente con l’ausilio di un altro pallone, si sarebbe sporto a bordo vasca sino a cadere in acqua e rimanervi per i minuti fatali per cui inutile si è rivelato ogni tentativo rianimatorio. Il piccolo, infatti, sarebbe giunto privo di vita presso il pronto soccorso dell’ospedale di Militello, distante appena qualche chilometro dal luogo della disgrazia. L’iter delle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Caltagirone, Daniela Vinciguerra e affidate ai carabinieri della locale stazione, non è ancora stato completato. La salma del piccolo, infatti, rimane custodita presso l’obitorio del cimitero di Militello in attesa che il magistrato decida se riconsegnarla alla famiglia o approfondire le indagini ed effettuare un esame autoptico. Famiglia di lavoratori instancabili, quella dei Tanasi è molto conosciuta in città. Muratori da tre generazioni. Il padre Corrado, 23enne ha seguito le orme del padre Sebastiano, nonno del piccolo che non sa darsi pace e che la sera della disgrazia ha avuto anche un malore che lo ha costretto alle cure in ospedale. “Chiediamo di comprendere il nostro dramma – afferma uno zio del piccolo – perché è stata una disgrazia che ancora non riusciamo a spiegarci e che ci sembra ancora più assurda per l’alto senso di responsabilità dei genitori”.
LORENZO GUGLIARA
IL SERVIZIO ANDATO IN ONDA SU KALAT NEWS (di G.F. Polizzi)