Scossa sismica avvertita anche a Scordia
0Un modesto sciame sismico sembra essersi iniziato da alcune ore alle falde dell’Etna.
La scossa principale, di magnitudo 3.5, verificatasi nel pomeriggio di ieri, è stata seguita da altre quattro registrate durante la notte: alle 21:37, magnitudo 2,0 a 5.6km di profondità, alle 00:34 con magnitudo 2,1 a 1.2km di profondità, e poi ancora magnitudo 2.2 a 9.1 km di profondità alle 04:40 seguita poco dopo, alle 04:47, da una scossa più forte, di magnitudo 2.9 a 3.5km di profondità, avvertita dalla popolazione.
E’ probabile che tale fenomenologia rientri nella normale attività vulcanica relativamente alle fasi di ricarica del sistema, successive ai frequenti ed intensi parossismi in atto dai primi mesi dell’anno e che, al momento, stanno attraversando una prolungata fase di pausa forse dovuta proprio alle importanti sollecitazioni subite dalle sacche magmatiche.
Durante i periodi con intensa attività, infatti, i condotti lavici pieni sembrano assicurare una relativa stabilità alle strutture geologiche del vulcano che, invece, si dimostrano assai più dinamiche in concomitanza degli intervalli di quiete.
Curiosamente pare che nel periodo Aprile-Maggio il vulcano entri in “ferie” (dall’aprile dello scorso anno, infatti, non si registrarono parossismi per una decina di mesi). Probabilmente la ciclicità stagionale dell’attività vulcanica sarà uno dei campi da esplorare con decisione, nei prossimi anni, da parte degli ambienti scientifici di pertinenza.
Le scosse sono state avvertite anche a Scordia come pure nel messinese e nelle parti più settentrionali del siracusano.
GINO CALLERI