Senza stipendio da due mesi. Protestano gli operatori ecologici
0Senza stipendio da due mesi e con le pesanti conseguenze legate alle continue assenze dal lavoro per partecipare alle assemblee. Non si ferma lo stato di agitazione degli operatori ecologici della ditta Agesp che rimangono in attesa che il Comune trasferisca alla ditta le quote mensili dovute al pagamento per il servizio di raccolta dei rifiuti. In questi giorni la Fp Cgil congiuntamente alla Camera del Lavoro di Scordia ha preannunciato al Commissario straordinario le date della protesta: sabato 4 e lunedi 6 marzo sono previste due assemblee sindacali che si svolgeranno dalle ore 10 alle ore 12 mentre per la giornata dell’8 marzo è prevista una giornata di astensione dal lavoro con gli operatori ecologici che garantiranno i servizi minimi essenziali. Uno sciopero che Filippo Vitale, reggente del Comune, vuole evitare a tutti i costi. “Il ritardo degli stipendi – spiega – è la conseguenza di un contenzioso tra il Comune e l’Enel con cui avevamo chiuso una transazione per il pagamento di debiti che negli anni sono lievitati a dismisura. L’accordo sottoscritto prevedeva il pagamento di 40 mila euro al mese per 25 mesi ma la banca, inspiegabilmente, ci ha chiuso i rubinetti così che non possiamo trasferire le somme ad Agesp”. Lo stesso Commissario avrebbe rassicurato i lavoratori che entro la giornata di oggi sarebbero stati pagate le spettanze così come avvenuto nei comuni di Militello e Grammichele. Intanto in una nota congiunta a firma di Francesco D’Amico , segretario della Cgil di Caltagirone e di Rocco Anzaldi e Pippo Leonardi della Camera del Lavoro, si definisce inaccettabile e inammissibile, la vicenda che vede coinvolti gli operatori ecologici che da diversi anni sono costretti a percepire lo stipendio sempre con continui ritardi. “Al danno si aggiunge la beffa – si legge nella nota -in quanto per manifestare la loro contrarietà rispetto ad un sistema giunto al collasso, i lavoratori mettendo in atto azioni di sciopero o assemblee non retribuite, si vedono detratte dalla propria busta paga somme superiori alle 100 euro mensili”. I lavoratori, ripongono molta attenzione per l’avvio della gara unica che dovrebbe avvenire il primo giugno e che sperano possa definitivamente mettere la parola fine a questi disagi che poi ricadono sulla cittadinanza. Infine i lavoratori chiedono all’Agesp di anticipare il pagamento delle mensilità, senza attendere l’eventuale pagamento da parte del Comune.