Stasera in Consiglio la mozione di sfiducia al sindaco Tambone
0L’ultima seduta del consiglio comunale per il 2015, convocata per oggi alle 19, dovrà discutere e decidere la sfiducia al sindaco Franco Tambone, eletto nel giugno 2013 e sostenuto da una coalizione Pd-Megafono. A presentarla sono stati gli otto consiglieri di minoranza, due di centrosinistra, Delfo Aristodemo e Guido Rizzo e sei di centrodestra, Nicolò Ferro, Antonio De Pasquale, Biagio Caniglia, Antonino Frazzetto, Giuseppe Calandra e Gabriele La Magna. A loro si aggiungerà il voto di Carmelo Bellò, consigliere del Pd, autosospesosi dal partito e che ha rispedito al mittente l’avvertimento del segretario locale del partito che ha ribadito che “votare la sfiducia è mettersi fuori dal partito e dalla maggioranza“. “La politica non si fa solo coi numeri. Stasera – scrive Gabriele La Magna, firmatario della mozione – vogliamo scrivere un pezzo di storia assieme a tutti i cittadini onesti”. In questi giorni il sindaco ha incontrato i consiglieri della maggioranza, compresi il capogruppo del Pd, Josè D’Amico, che insieme a Jessica Mari e Salvatore Barresi avevano sollecitato al sindaco un immediato cambio di passo. Per sfiduciare il primo cittadino sono necessari 14 voti. L’ultima volta di un sindaco sfiduciato fu il 19 novembre 2007. A cadere sotto i 14 voti fu Salvatore Agnello che detiene, per il momento il record di tre sfiducie presentate in altrettanti anni di amministrazione anche se bisogna ricordare che lo stesso fu contrastato sin dal primo giorno da una maggioranza di 13 consiglieri del centrodestra a fronte dei 7 espressione della coalizione di centrosinistra che lo aveva sostenuto.
A votare a favore della mozione furono: Vittorio Alba e Franco Barchitta dell’Udc, Alfio D’Aquila e Francesco Leonardi di Forza Italia, Carmelo Saitta, Rocco Manuele e Massimo Faraci, Indipendenti di Centro, Rosario Minissale e Flavio Moscato di Alleanza Nazionale, Paolo Margarone e Giuseppe Frazzetto dell’Mpa, Paolo D’Agosta dei Socialisti, Domenico Monforte, Indipendente e Santo Todero di Italia dei Valori. Compatto il fronte del centrosinistra con i voti contrari di Rocco Sciacca, Antonio Todero, Nicola La Spina, Maurizio Guttuso e Salvatore Frischetto mentre decise di astenersi il consigliere della Sinistra Democratica, Costantino Rizzotto.