Week end di fuoco a Scordia. Distrutti dalle fiamme due capannoni.
0Due incendi di vaste proporzioni a poche ore di distanza e che potrebbero essere accomunati dalla stessa matrice, quella dolosa, la stessa che a Scordia ha messo in ginocchio negli anni scorsi altre aziende costrette a ripartire da zero o a chiudere per sempre. Due capannoni sono andati in fumo nel pieno dell’attività agrumicola, con tanti padri di famiglia rimasti senza lavoro. Il primo incendio è avvenuto la notte scorsa, in contrada Castagna, a circa 7 chilometri dal centro abitato in un capannone gestito da uno scordiense che al momento in cui si sono sprigionate le fiamme si trovava ricoverato in ospedale. L’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Catania Sud è riuscito a domare le fiamme prima che l’intero opificio andasse completamente distrutto. Sono andati in fumo numerose cassette per gli agrumi e buona parte dell’attrezzatura per la lavorazione. Più grave, invece, l’incendio che si è sviluppato ieri sera intorno alle 19 nel capannone che si trova in contrada Fico, a pochi metri dallo stadio comunale, sulla strada provinciale per Palagonia in quel momento molto transitata da chi rientrava dalla festività del 25 aprile. Immediatamente è stato dato l’allarme con le fiamme che hanno sprigionato un fumo acre e nero con una nuvola che sospinta dal vento si è spostata verso il centro abitato attirando la curiosità di tanti cittadini che si sono spostati nel luogo dell’incendio creando anche qualche problema alla viabilità. I mezzi dei vigili del fuoco sono arrivati sul posto dopo un’ora. Un dispiegamento di uomini e mezzi notevole che ha portato a Scordia ben 6 mezzi auto pompa dotati di serbatoio e 3 fuoristrada che hanno trovato qualche difficoltà a reperire acqua in zona, malgrado il sindaco in persona abbia seguito le fasi dello spegnimento dando ordine ai tecnici di riaprire l’acqua visto che negli ultimi tempi, a causa della carenza idrica, viene già “chiusa” nelle prime ore del pomeriggio. Gli operatori del 115 hanno dovuto lavorare parecchio per buona parte della notte, anche con l’ausilio di bombole di ossigeno, per avere ragione delle fiamme e per mettere in sicurezza l’abitazione dei proprietari attigua al capannone, una enorme catasta di legna e molto altro materiale infiammabile. L’intero capannone, con tutte le attrezzature utilizzate per la lavorazione degli agrumi, sono andati completamente distrutti tra la disperazione dei proprietari che non riuscivano a darsi pace per l’accaduto e in poche ore hanno visto andare in fumo tanti anni di sacrifici economici. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della compagnia di Palagonia diretti dal maggiore Felice Pagliara e i colleghi della locale stazione. E’ ancora troppo presto per affermare con certezza che possa trattarsi di incendio doloso. Si sa per certo che l’incendio della notte scorsa nel capannone di contrada Castagna, non era il primo. Il capannone era già stato preso di mira qualche anno fa così come riferito da uno dei figli del proprietario.