Il Comune chiede la costituzione di Parte civile per il processo Cosenza+10
0Sarà il Giudice presso il Tribunale di Catania nell’udienza fissata per mercoledi 8 ottobre a decidere se ammettere il Comune di Scordia a costituirsi Parte civile nel processo avviato nei confronti di Giacomo Cosenza e di altri 10 imputati accusati di avere fatto parte dell’associazione mafiosa che fa riferimento al boss Biagio Sciuto detto Tigna e capeggiata da Orazio Privitera e che avrebbe commesso una serie di delitti contro la persona, quali omicidi, contro il patrimonio quali furti, rapine, estorsioni, riciclaggio di denaro e beni di provenienza illecita e usura oltre ad avere controllato attività economiche, appalti e servizi pubblici con le aggravanti dell’associazione armata. Reati commessi sino all’agosto 2004 tra Catania, Militello, Scordia e zone limitrofe. Le indagini sono state avviate anche grazie alla collaborazione di alcuni imprenditori locali taglieggiati.
La costituzione di Parte civile è stata formalizzata da una delibera di Giunta su proposta del sindaco, Franco Tambone che ha affidato l’incarico all’avvocato Caterina Galati Rando che difende già gli interessi dell’ente di via Trabia in un altro processo già avviato che vede alla sbarra altre 11 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione e detenzione illegale di armi. Secondo l’amministrazione comunale che punta ad ottenere anche il risarcimento dei danni patrimoniali, i reati contestati relativi ai fatti commessi nel proprio territorio e quello del circondario compreso delle provincie di Catania avrebbero danneggiato l’immagine del comune a causa dei danni subiti dalle limitazioni alle libertà fondamentali dei cittadini, dagli impedimenti al libero esercizio delle attività economiche e degli operatori coinvolti.