Il deputato Ioppolo si mobilita per la campagna agrumicola
0“Maggiore sostegno per il mercato agrumario siciliano” è questa la richiesta avanzata ufficialmente dal deputato regionale Gino Ioppolo, afferente alla Lista Musumeci, rivolta al presidente delle regione Crocetta e all’assessore regionale alle Risorse Agricole Cartabellotta. Di fatti, da alcuni decenni il comparto agrumicolo si trova in una situazione di crisi sempre più grave. La magra che ha oltemodo colpito la fase produttiva non ha però risparmiato il comparto commerciale dei prodotti, destinati al consumo allo stato fresco. Gli effetti manifesti sono la caduta delle esportazioni e al contempo l’aberrante crescita delle importazioni.
Le nostra campagne agrumicole soffrono il giogo di un’eccessiva concorrenza sleale. A limitare la nostra commercializzazione sono soprattutto di prodotti provenienti dall’Egitto. Paese che sta mettendo in ginocchio i produttori agrumicoli siciliani che producendo un surplus di arance “tarocco”, di piccolo calibro, toglie “terreno” ai nostri prodotti destinati alla trasformazione.
“Il comparto agrumicolo siciliano soffre la concorrenza straniera che determina l’abbassamento dei prezzi del mercato – dichiara il deputato Ioppolo –. È paradossale che il prodotto tipico per eccellenza della Sicilia e della sua economia, quali l’arancia rossa di Sicilia Igp, le arance di Ribera e gli altri agrumi, sia sempre più in difficoltà a causa dell’invasione nei nostri mercati di prodotti agrumicoli stranieri, provenienti soprattutto dall’Egitto. Proprio perché gli agrumi rappresentano il fiore all’occhiello dell’agricoltura siciliana – conclude Ioppolo – è necessario che il presidente Crocetta e l’assessore regionale alle Risorse Agricole Cartabellotta si attivino per tutelare i prodotti ed i produttori agrumicoli siciliani, per dare risposte concrete ed immediate a tutte le fasi dell’intero processo attivando degli strumenti utili di sostegno alla produzione, commercializzazione e trasformazione in modo da affrontare tempestivamente questa crisi, il surplus e i problemi strutturali attinenti il comparto agrumicolo”.