Scuole e disabili, minacciata l’integrazione scolastica. Intervengono SBC e Rifondazione
0A rischio la piena integrazione scolastica degli alunni disabili scordiensi. L’allarme lo aveva lanciato Pippo Calleri, dirigente scolastico del comprensivo “Verga” che nel servizio da noi pubblicato qualche giorno fa a proposito delle classi pollaio, aveva dichiarato: “Quella delle cattedre di sostegno per noi è una problematica importante…per questo nuovo anno scolastico ci sono stati sottratti dei docenti di sostegno”
Sarebbero dunque numerosi gli allievi disabili che hanno iniziato questo nuovo anno scolastico senza l’ausilio di docenti di sostegno. Sulla delicata questione sono intervenuti con un comunicato congiunto Scordia Bene Comune e Rifondazione Comunista Scordia
Al numero lacunoso delle cattedre scordiensi si somma la denuncia aggravante circa la sospensione delle nomine per l’assegnazione delle supplenze nelle scuole superiori, rimandate al 2 Ottobre. Si preme quindi per l’attivazione di politiche non meramente scolastiche ma socio assistenziali a favore degli alunni disabili. Negando il diritto all’insegnante di sostegno – esplica il testo – viene minata la sfera esistenziale e relazionale del bambino. L’insicurezza e l’autostima vengono a mancare creando difficoltà nelle facoltà di apprendimento al già precario livello d’integrazione del minore con gli altri bambini della classe. L’insufficienza del servizio crea una grave disparità scolastica tra gli alunni. “Le famiglie dei ragazzi e delle ragazze diversamente abili non devono rimanere sole” .
Se tale diritto gli fosse ingiustamente negato, i genitori potranno agire in giudizio contro l’istituto scolastico e il Ministero dell’istruzione per ottenere il risarcimento del danno provocato poiché sia l’istituto che il Ministero sono tenuti ad erogare le “misure di sostegno” necessarie affinché l’alunno disabile possa beneficiare del percorso d’istruzione e dei servizi didattici. Evento non isolato come testimonia la sentenza del Tar di Firenze che sancisce che il risarcimento del danno può essere disposto anche in assenza di un piano educativo individuale. Ovvero se il soggetto non ha sostenuto il suo numero idoneo di ore di frequenza scolastica.
Martina Pisasale