Tre giorni di convegno per parlare di migranti e integrazione
0Storie di migranti, volti, immagini, disegni, musica. Questo ed altro ha raccontato la tre giorni della mostra e laboratorio artistico “Le Radici che Sostengono”, che si è svolta a palazzo Modica. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito del progetto Sprar del comune di Scordia dalla cooperativa Iride e dalla cooperativa I Girasoli, con un convegno che ha aperto la prima delle tre serate. Un incontro aperto dal responsabile della cooperativa Iride Rocco Sciacca, da Salvo Cannata per i Girasoli ed al quale ha partecipato il sindaco Franco Tambone. Al centro del dibattito il modello di integrazione alla luce dell’esperienza locale, dove è presente uno Sprar e un centro per minori non accompagnati. “È stata l’occasione – afferma Rocco Sciacca – per riflettere sul modello di accoglienza, sulle difficoltà ma anche per evidenziare le positive esperienze maturate in questi anni. Un primo bilancio per chi trova accoglienza e per gli operatori chiamati a svolgere il fondamentale ruolo di integrazione e mediazione culturale, attraverso progetti mirati”. Sulla stessa linea il sindaco Franco Tambone, che ha sottolineato l’importanza di una positiva sinergia tra istituzioni e il sistema di accoglienza che devono procedere in parallelo ed incontrarsi. Questo l’obiettivo del laboratorio curato da Anastasia Favara, che per tre mesi ha coinvolto i ragazzi ospitati nel centro Sprar che hanno raccontato la loro esperienza all’interno del centro. I disegni esposti oltre a raccontare di storie e di volti mirano ad invertire la tendenze di pregiudizio, di discriminazione. Attraverso l’arte e le immagini i ragazzi ospiti del centro hanno elaborato il loro vissuto per presentarlo a chi vuole scoprire un mondo fatto di grandi speranze e tante sofferenze. Nella seconda serata il ritmo della musica africana ha avuto spazio con l’esibizione del gruppo senegalese “Domi Africa”.