Un tesoro marino da far conoscere
0Sono circa 11000 pezzi, tutti di grande pregio e bellezza, numerati e catalogati, sistemati in vetrinette e cassetti, a comporre la vasta raccolta di meraviglie marine che appartiene a Renato Vessi, conosciuto e stimato professionista scordiense molto attivo anche in campo sociale. La collezione, vero e proprio tesoro naturalistico, ospita parecchi esemplari assai interessanti, provenienti dalle acque e dai fondali di tutto il mondo, principalmente mediterranei. Qualche anno fa è stata pure allestita una mostra, ma da allora il numero dei pezzi è aumentato ulteriormente, arricchendosi di nuove unità assai appariscenti ed esteticamente gradevoli.
E’ così possibile ammirare una favolosa Charonia Nodifera, talmente grande da tenersi con due mani, e una cospicua serie di conchiglie assai particolari e pregiate tra le quali l’ Argonauta Argo, dalle sinuose striature con particolari bordi dentellati.
In effetti gran parte della cospicua collezione meriterebbe una sistemazione migliore, stipata com’è in numerosi cassetti e alloggi di fortuna, ricavati nell’arredo di casa Vessi ove visitatori e ospiti vengono puntualmente rapiti dalla bellezza dei reperti. Lo stesso proprietario ci dice che più volte ha tentato di allestire altre mostre, se non un vero e proprio museo del mare, chiedendo in cambio solamente la disponibilità di adeguate vetrine espositive purtroppo continuamente rifiutate.
“Sono felice ogni volta che riesco a cogliere le espressioni meravigliate ed entusiaste di quanti vengono a vedere la mia collezione. Sarei anche disposto a metterla a disposizione della comunità qualora potessi sistemarla in modo adeguato, se solo mi si fosse consentito. Ci sono esemplari bellissimi, alcuni recuperati personalmente, e mi piacerebbe molto condividere la gioia di ammirarli con gli altri…”
Lasciamo a queste parole di Renato Vessi il compito di chiudere il nostro articolo, con la speranza che fungano da un augurio che si possa presto realizzare, arricchendo così la nostra città di un’altra perla culturale e naturale.
GINO CALLERI