L’integrazione multiculturale a Scordia
0A Scordia esiste un centro di prima accoglienza per minori non accompagnati gestito dall’associazione i Girasoli, che accoglie all’incirca quaranta ragazzi provenienti da paesi africani e asiatici. Alcuni ragazzi studiano mentre altri lavorano. Alcuni di loro hanno delle storie di vita drammatiche: viaggi che hanno avuto una durata di 3 anni, nei quali questi ragazzi sono stati sottoposti anche a violenze fisiche e psicologiche. Sulla base di un’intervista di un ragazzo proveniente da un paese dell’Africa, abbiamo saputo che i viaggi durano dai 2-3 mesi ai 2-3 anni. Questi ragazzi partono da alcune zone dell’Africa che sono in conflitto, che hanno problemi economici e sociali, e attraversano una “bella” parte del continente africano, che comprende anche la Libia, la quale non fa passare tutti i ragazzi a causa dei vari conflitti locali. Arrivano in Italia dove vengono presi e collocati nei vari centri di prima accoglienza. In questi centri iniziano a percorrere una strada per il loro futuro. In questi centri iniziano a realizzare anche i loro sogni, come per esempio lottare per i diritti umani, delle donne, dei bambini. Però ci sono anche alcuni di loro che hanno un passato abbastanza simile ai ragazzi italiani, cioè hanno avuto la possibilità di studiare, che purtroppo non tutti hanno avuto. Altri hanno avuto la fortuna di avere un’infanzia normale.
I centri di prima accoglienza hanno l’obiettivo di organizzare un clima familiare con i ragazzi. Loro prevedono l’osservazione interpretativa dei ragazzi, dei loro bisogni e del loro vissuto. Realizzano anche progetti educativi personalizzati assieme ai ragazzi.
MATEI FLUSCA, LORENZO BARRESI, NUNZIO SAGGIO
III E IC Salvo Basso